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Francia, via all'anno dell’uguaglianza a scuola. «Incitano i bambini di sei anni a scegliere l’orientamento sessuale»  ottobre 3, 2013 - Leone Grotti 

Il governo ha previsto il programma “ABCD dell’uguaglianza” alle elementari per «decostruire gli stereotipi di genere». Promossi libri come: “La nuova gonna di Bill”

La Francia ha deciso che l’anno scolastico appena cominciato sarà «l’anno della mobilitazione per l’uguaglianza». Per questo motivo il governo socialista di Francois Hollande ha messo in piedi diverse misure che vanno dal programma “ABCD dell’uguaglianza” alle elementari, alla «lotta contro l’omofobia» nei licei. Il tutto con l’obiettivo finale, come spiega il sito del Ministero per gli affari sociali, di «decostruire gli stereotipi di genere».

ABCD UGUAGLIANZA. L’anno dell’uguaglianza prevede innanzitutto che in 600 classi di 275 scuole elementari prenda il via quest’anno il programma ”ABCD dell’uguaglianza”, che dovrebbe poi essere esteso a tutte le scuole l’anno prossimo. L’obiettivo è «educare alla cultura dell’uguaglianza fra i sessi» fin dall’età di sei anni per «eliminare pregiudizi e stereotipi che possono essere alla base di discriminazioni». In questo senso, come ricordato dal ministro dell’Educazione Vincent Peillon, bisogna fare particolare attenzione «alle violenze commesse a causa dell’orientamento sessuale o dell’identità di genere».

LA NUOVA GONNA DI BILL. Per questo il principale sindacato degli insegnanti delle elementari (SNUIPP-FSU) ha consigliato ai professori di non utilizzare libri che «veicolano stereotipi di genere» ma quelli che «escono dai sentieri già battuti e dai cliché bambini/bambine proponendo ai piccoli di riflettere sulla loro identità sessuale». In particolare, sono consigliati quattro titoli: “Ho due papà che si amano” (foto a fianco), “Papà porta la gonna“, “Signora Zazie (ha il pistolino?) e “La nuova gonna di Bill”.

SALUTE SESSUALE. «Il rispetto e l’uguaglianza» tra i sessi saranno obiettivi educativi anche nei licei. In particolare il ministro Peillon, nella lettera a tutti i rettori del 4 gennaio scorso, consiglia di diffondere «con la più grande energia» la campagna di comunicazione di “ligne azur”. “Linea azzurra” è «un servizio anonimo di aiuto a distanza per tutte le persone che si interrogano sulla salute sessuale (orientamento/attrattiva, identità e pratiche)».

LINEA AZZURRA. “Linea azzurra” ricorda sul suo sito che «l’eterosessualità non è la sola via» e invita tutti, per conoscersi meglio e definire il proprio orientamento, a fare un questionario a risposta multipla : «Sono nato “maschio/femmina/intersex”; sono stato registrato di “sesso maschile/femminile”; mi sento “uomo/donna/trans”; vengo percepito “maschio/femmina/androgino/altro”; ho relazioni sessuali con “maschi/femmine/entrambi/nessuno”; le mie pratiche sessuali sono “masturbazione/sesso orale/sesso anale/penetrazione vaginale/altro/nessuno”; io mi definisco “uomo/donna/omosessuale/bisessuale/eterosessuale/transessuale/insultato/non mi definisco affatto/altro”; mi si definisce “uomo/donna/omosessuale/bisessuale/eterosessuale/transessuale/insultato/non mi definisco affatto/altro”».

«GENITORI ATTENZIONE». Anche per questi motivi nella città di Pau sono stati distribuiti questi volantini davanti alle scuole: «Genitori! Attenzione! La scuola vuole incitare i vostri bambini di sei anni a scegliere il loro futuro orientamento sessuale: maschio, femmina, neutro, altro». Il governo si è arrabbiato, dal momento che il programma ”ABCD dell’uguaglianza” non parla mai esplicitamente di “gender”, anche se i suoi obiettivi sono dichiarati. Ecco perché la Manif pour tous, per vigilare sulle scuole e sugli insegnamenti offerti al loro interno, ha istituito comitati di vigilanza composti dai genitori «affinché ciascuno possa agire nella sua scuola per difendere i bambini». La Manif chiede anche di «ere i bambini». La Manif chiede anche di «comunicare tutti gli abusi che avvengono in scuole e asili: noi li denunceremo pubblicamente».

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Articolo da “Tempi” online